La dieta mediterranea ormai fa parte del Patrimonio dell’Unesco ed è considerata una sintesi perfetta della sostenibilità alimentare: poca carne, tanti legumi e cereali, abbinati a verdure e frutta di stagione. Dietro il concetto di cibo sostenibile si celano piccoli gesti consapevoli, uno di questi è leggere le etichette per capire la provenienza dei prodotti, facendo attenzione a scegliere quelli italiani e se possibile locali. Dunque, non è necessario fare troppi sforzi per mangiare sostenibile.
Oggigiorno si usa distinguere tantissime varianti del cibo. Non si parla più di dieta chetogenica, dieta paleolitica, dieta a zona ecc. Addirittura si parla di cibi specifici che vanno “di moda”. Le persone stanno diventando sempre più aperte alla cultura del “Plant Based”. Infatti, secondo il Food Industry Monitor, il 2022 sarà un anno decisivo per la commercializzazione e la vendita di prodotti vegetali e derivati. Ciò che emerge dall’andamento dei dati è un quadro sempre più green.
Ecco alcuni tra i “food trend” del 2022:
- Curcuma
- Semi di girasole
- Ibisco
- Cereali in agricoltura rigenerativa
- Bevande frizzanti funzionali
- La moringa
Cresce sempre di più la necessità di trasformare le aree urbane in piccoli o grandi centri di coltivazione negli spazi interni. La parola chiave è sfruttare ogni spazio inutilizzato per generare nuova vita. E così prendono il via esperienze sociali come gli orti urbani, la riqualificazione di aree urbane degradate, il rinnovamento di spazi sostenibili e spazi residenziali abbandonati, luoghi aperti di rigenerazione urbana.
Ci si aspetta che i consumatori diano la priorità a prodotti alimentari e bevande che offrano vantaggi aggiuntivi, come bibite e tonici funzionali, e prodotti che supportino il loro senso di benessere, come verdure da giardino urbano e prodotti coltivati con processi agricoli che aiutino ad affrontare la salute del suolo. Pertanto, si consiglia di dare al cibo la funzione più alta di tutte, quella di collante del nostro futuro.
